Una classifica globale per la robotica e l’intelligenza artificiale

Secondo un indice e un rapporto pubblicato da ABB insieme a The Economist Intelligence Unit, Corea del Sud, Germania e Singapore sono le nazioni che si sono classificate ai primi posti a livello mondiale nella preparare le loro economie a integrare l’automazione intelligente. Il rapporto “The Automation Readiness Index (ARI): chi è pronto per l’ondata di innovazione?” ritiene che anche i Paesi meglio preparati debbano elaborare politiche educative e programmi di formazione ancora più efficaci, nonché porre una nuova enfasi sull’apprendimento continuo nel corso della carriera lavorativa delle persone. Tali politiche e programmi, raccomanda il rapporto, devono garantire che la rapida adozione delle tecnologie di automazione e dell’intelligenza artificiale (AI) non lascerà le persone impreparate per i nuovi lavori, più orientati all’uomo, che saranno necessari man mano che robot e algoritmi assumeranno maggiormente nelle attività di routine che possono essere e saranno automatizzate. Il rapporto, che ha esaminato e classificato 25 Paesi, ha rilevato che molte nazioni hanno appena iniziato a cogliere le opportunità e le sfide poste dall’IA e dall’automazione basata sulla robotica. A prescindere se i responsabili politici siano o non siano pronti, le aziende stanno rapidamente integrando l’intelligenza artificiale e la robotica avanzata nelle loro attività. Dato che nei prossimi anni questa integrazione accelererà, il suo impatto sulle economie e sulla forza lavoro, oltre alla necessità di un approccio più concertato sull’istruzione e sulla formazione, diventerà più evidente e più urgente.
Attraverso il suo robot collaborativo YuMi e il portafoglio cross-industry di soluzioni digitali ABB AbilityTM per il monitoraggio e il controllo dei sistemi di automazione, ABB sta aiutando i produttori a plasmare le fabbriche del futuro, dove le persone rimangono una parte vitale delle attività lavorando fianco a fianco con i robot. Questo nuovo paradigma ha il potenziale per permettere alle persone di concentrare il proprio tempo e le proprie energie su un lavoro di valore superiore che richiede abilità umane e talento, lasciando ai robot compiti altamente ripetitivi, impegnativi o pericolosi. È probabile che tale attività umana includa la progettazione dei processi e delle operazioni che i robot devono eseguire, nonché il monitoraggio e la supervisione del lavoro automatizzato eseguito dalle macchine. Idealmente, una transizione positiva verso un’economia manifatturiera basata sull’automazione intelligente offrirà ai talenti umani l’opportunità di raggiungere livelli più elevati di produttività e, in definitiva, metterà a disposizione posti di lavoro più gratificanti. Ma per raggiungere questo futuro migliore, il rapporto osserva che la maggior parte dei Paesi dovrà elevare i propri programmi di formazione professionale. Da parte sua, ABB si sta preparando per il futuro creando ambienti di “lavoro digitale”, formando i dipendenti per utilizzare strumenti digitali e di automazione.