L’importanza di partecipare al cambiamento

A cura di Sabina Cristini
Consigliere di ANIE Automazione

A volte l’evoluzione tecnologica e i temi di Industry 4.0 sono oggetto di preoccupazione relativamente al fatto di non riuscire a stare al passo con le tecnologie. Ciò induce alcuni a respirare aria di incertezza sociale e di impiego, relativamente alle spinte date dall’innovazione. Il nostro lavoro quotidiano è l’espressione di noi stessi nella società. Attraverso la nostra attività esprimiamo all’interno di un quadro globale le nostre personalità, le nostre attitudini e le nostre capacità di mediazione, tra colleghi all’interno dell’azienda, tra concorrenti nel mercato e nella gestione delle nuove tecnologie. Queste azioni singole per la maggior parte delle volte sono più veloci delle capacità delle organizzazioni di adeguarsi alla stesse, tanto da generare delle costanti obsolescenze impegnate in una continua corsa verso una sincronizzazione. Stiamo vivendo anni in cui incrementalmente le tecnologie si integrano e interagiscono, la meccanica con l’elettronica, i software con la finanza, la gestione dell’informazione attraverso i Big Data digitali, fino alla manipolazione che si trasforma in disinformazione.
Qui il singolo e la sua partecipazione al cambiamento fanno davvero la differenza: ognuno contribuisce allo sviluppo e alla costruzione delle conoscenze proprie e dell’azienda in cui opera. Da questa base di ragionamento possiamo considerare la famosa affermazione di John Maynard Keynes, economista britannico di inizio del XX secolo… nel lungo periodo saremo tutti morti. Keynes voleva evidenziare un dilemma: nei confronti dell’incertezza verso il futuro si tende con ottica di breve periodo a proteggersi risparmiando, ma non investendo si contribuisce a rallentare e a fermare la crescita economica. Quindi nelle scelte personali, aziendali e politiche egli invitava a pensare e sviluppare piani di azione di lungo periodo composti anche dalla somma di tante azioni di breve periodo. Oggi siamo ben consapevoli di vivere in una perenne transizione tecnologica e sociale.
A questo punto la bella notizia è che nel lungo periodo saremo tutti vivi e attivi, con il nostro lavoro quotidiano, soprattutto costruendo costantemente le nostre competenze, attraverso la formazione permanente, investendo e integrando giorno per giorno le tecnologie innovative nei nostri processi, mantenendo una mente aperta verso i cambiamenti. L’impegno di ognuno nell’acquisire e trasferire le conoscenze per la crescita risultano un consolidamento prezioso per il gruppo. Visto che saremo tutti vivi e le nuove tecnologie sono e saranno sempre più veloci e interattive, vediamo di aiutarle a essere anche sempre più smart e al nostro servizio, soprattutto verso il rispetto della sostenibilità ambientale che al giorno d’oggi è la vera grande emergenza globale di breve periodo.