Il cielo è sempre blu ma la cautela è d’obbligo

Nella Giornata economica di ASSIOT e ASSOFLUID, le due associazioni di categoria oggi riunite sotto l’ombrello Federtec, sono stati comunicati i pre-consuntivi 2018 che evidenziano ancora una crescita per il macrocomparto, sebbene un po’ al di sotto delle previsioni dello scorso autunno. Risultati positivi sono attesi anche per l’anno in corso.

di Silvia Crespi

Lo scorso 19 marzo si è tenuta la Giornata Economica “di primavera” ASSIOT/ASSOFLUID, la prima come FEDERTEC, come ha sottolineato Fabio Gallo, Presidente della Commissione Economica, in apertura dei lavori.
Fabrizio Cattaneo (Segretario ASSIOT) e Marco Ferrara (Direttore ASSOFLUID) hanno messo a confronto, come d’abitudine, le previsioni della giornata economica dello scorso autunno con i pre-consuntivi 2018. I risultati sono positivi sia per il settore della trasmissione di potenza meccanica, sia per il settore del Fluid Power, anche se un po’ al di sotto delle aspettative, a causa del rallentamento che ha caratterizzato l’ultimo trimestre dell’anno.
Fabrizio Cattaneo ha così commentato i dati: “Rispetto allo scorso autunno un po’ di prudenza è d’obbligo. Le dinamiche sono state confermate, ma abbiamo peccato di eccessivo ottimismo. Invece degli 8÷9 punti percentuali di crescita, ci siamo fermati al 7.5%, grazie soprattutto alle buone performance del mercato nazionale e dell’import”. Entrando nel merito delle famiglie di prodotto, in prima fila ci sono gli ingranaggi, mentre i sistemi di trasmissione si sono mostrati meno performanti. Cattaneo ha anche sottolineato la capacità di penetrazione sui mercati internazionali degli organi di trasmissione italiani: per tutte le famiglie di prodotto l’indice è sopra il 50%, un dato che la dice lunga sull’eccellenza dei prodotti “made in Italy”.
La Germania è sempre il primo mercati di sbocco (seguita da Francia e USA), con una quota del 23% sul totale export ed è al primo posto anche nella classifica dei paesi importatori, seguita da Cina e Francia.
Simili i commenti di Marco Ferrara relativamente al comparto Fluid Power. Anche in questo caso le previsioni sono state un po’ troppo ottimistiche. Rispetto agli anni passati, c’è stata un’inversione di tendenza; oggi, infatti, è l’oleodinamica a trainare il comparto, grazie alle buone performance dei settori di utilizzo di questi componenti. Rimandiamo i lettori ai grafici per il dettaglio dei dati.
L’intero macro settore, grazie ai trend positivi di quasi tutti i settori utilizzatori, ha chiuso l’anno appena trascorso con una crescita dell’8,7% del fatturato complessivo che si attesta così a ridosso dei 12 miliardi di Euro.
Per il primo semestre del 2019 le previsioni sono ancora positive per la trasmissione di potenza, anche se con un rallentamento per tutti i comparti; stime superiori per il comparto Oleodinamico e Pneumatico.
Per l’intero macrosettore è prevista una crescita tra il +3% e il +4% con una produzione che dovrebbe superare i 12 miliardi di Euro.

Strutture economiche e finanziare a confronto
La presentazione dei dati di settore è stata seguita dalla relazione di Emanuela Carcea, del Centro Studi FEDERMACCHINE, che ha presentato l’analisi dei bilanci, confrontando la struttura economica e finanziaria, e le performance, di ASSIOT, ASSOFLUID e della stessa FEDERMACCHINE.
Dall’analisi, sono emerse le caratteristiche della struttura patrimoniale e finanziaria peculiari dell’Industria Italiana dei Sistemi di Trasmissione Movimento e Potenza: gli indicatori economico/finanziari hanno confermato buoni indici di redditività e di produttività del settore mettendo in evidenza prospettive positive anche per il futuro.
L’ultimo triennio è stato positivo dal punto di vista economico finanziario.
Assofluid ha seguito da vicino il trend di Federmacchine, nonostante la differente tipologia di prodotto. Dal campione Assiot è invece emersa una maggiore debolezza dal punto di vista finanziario che, tuttavia, gli indicatori hanno dimostrato in netto miglioramento. Entrambi i comparti confermano una solida struttura finanziaria.

Turchia: interessanti opportunità per gli investitori stranieri
A cura di Invest in Turkey (www.invest.gov.tr) – l’Ufficio Investimenti della Presidenza della Repubblica di Turchia – la presentazione “La Turchia vola” si è focalizzata sulle potenzialità di un Paese caratterizzato da solidi indici macroeconomici, in grado di attirare gli investitori stranieri grazie anche alla politica di incentivi messa in atto del Governo. Il titolo della presentazione sottolinea, in particolare, il know-how turco all’avanguardia in campo aeronautico: la Turchia è uno dei pochi paesi al mondo in grado di progettare, sviluppare, assemblare, collaudare aerei ed elicotteri.
Gino Costa e Alfredo Nocera, nei loro interventi, hanno illustrato le ragioni per cui vale la pena investire in Turchia, focalizzandosi su tre aree di interesse: le dimensioni del mercato, la facilità di accesso allo stesso, e il contesto, secondo l’Ufficio Investimenti “particolarmente attraente per fare impresa”. Per saperne di più, rimandiamo i lettori all’articolo di approfondimento pubblicato su questo stesso fascicolo.