Dalla città delle rivoluzioni una sfida tecnologica

Quest’anno Festo France celebra sessant’anni di attività e si pone come market leader nel campo dell’automazione pneumatica ed elettrica in Francia. Per questo motivo, ma non solo, la filiale francese è stata scelta come location della 16a conferenza stampa internazionale. Tema trasversale dell’incontro: l’evoluzione dei modelli di business nell’era digitale e le opportunità da cogliere.

di Silvia Crespi

Lo scorso Luglio, presso Festo France, è stata organizzata la 16a Conferenza stampa internazionale Festo sul tema della pneumatica digitalizzata per il mondo dell’automazione.
Dopo i saluti di benvenuto di Christopher Haug, Manager International Trade Press, e di Raphael Masquelier, Marketing Manager Festo France, sono stati il Dr. Ansgar Kriwet, membro del Consiglio Direttivo Festo e Jean-Michel Tasse, Managing Director di Festo France, a introdurre l’argomento del giorno, “Evoluzione e Rivoluzione – 2 Opportunità per un’azienda famigliare nell’era di Industry 4.0” .
Lo stesso neo-eletto Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha inserito Industry 4.0 (che in Francia chiamano “L’industria del Futuro”) tra le priorità del suo mandato. E Festo France, che quest’anno celebra i sessant’anni di attività, sta sviluppando soluzioni in linea con l’evoluzione, o la rivoluzione, dell’automazione.

Una domanda sempre più forte di soluzioni customizzate
La globalizzazione dei mercati mette le imprese di fronte a due sfide principali: da un lato processi sempre più veloci e, dall’altro, richieste di prodotti sempre più customizzati da parte degli end-user. La digitalizzazione offre le tecnologie necessarie per vincere entrambe le sfide. Nell’industria meccanica, IT e tecnologie di comunicazione si stanno progressivamente fondendo.
Il Dr. Krivet ha spiegato il concetto con queste parole: “All’interno dell’organizzazione Festo, la digitalizzazione accelererà notevolmente i processi, permettendoci di soddisfare le richieste dei clienti più rapidamente. E lo stesso vale per i processi dei nostri clienti, dalla fase di progettazione della macchina fino al servizio”.
L’innovazione secondo Festo, si sviluppa lungo due direttive: accelerare i processi e consolidare la supremazia tecnologica attraverso la digitalizzazione.
Se la richiesta di prodotti customizzati impone nuove sfide in termini di flessibilità produttiva, è altrettanto vero che la crescita più forte per la multinazionale (nel 2016 +4% in Europa e +7% in America) è stata registrata nella produzione standard. “Festo – ha aggiunto il Dr. Kriwet – si sta focalizzando soprattutto sullo sviluppo di nuovi prodotti e sulle tecnologie per produrli in grandi serie sempre più semplicemente e velocemente”.
Gli ultimi investimenti nelle infrastrutture sono stati compiuti proprio per soddisfare queste esigenze. È il caso dell’impianto di Scharnhausen, nei pressi di Stoccarda, che ospita una delle linee produttive più moderne al mondo. Grazie alla struttura modulare, questo impianto è predisposto sia per la produzione completamente automatizzata di grossi volumi, sia per la produzione, altamente flessibile, di piccoli lotti.

La comunicazione: chiave della nuova rivoluzione industriale
È indubbio, però, che l’uomo continuerà a essere al centro dell’attenzione. Ma parliamo di un uomo che dovrà possedere nuove competenze per instaurare un nuovo livello di collaborazione uomo/macchina.
Ecco perché Festo sta investendo notevoli risorse nella formazione. Una formazione che dovrà essere integrata nel flusso produttivo; quindi non si parla più di formazione “esterna”, bensì di formazione interna alla fabbrica e integrata con i processi produttivi.
Ancora una volta stiamo parlando di comunicazione. Sarà questa la chiave della rivoluzione industriale 4.0: prodotti e dispositivi che integrano capacità di intelligence e di networking e dialogo con altri prodotti e dispositivi. Il Festo Motion Terminal è un ottimo esempio di tale approccio. L’integrazione delle funzioni – abbinata alle App software – semplificherà l’intera catena del valore, visto che richiederà un solo hardware. Le App stesse sostituiscono, con le loro funzioni, ben 50 componenti individuali. Non ci soffermeremo nuovamente su questa importante novità, già ampiamente illustrata nei numeri precedenti.

Una partnership all’insegna della Open Integrated Factory
Nella seconda giornata parigina è stata organizzata per i giornalisti una visita alla sede di SAP France. La collaborazione di Festo con SAP è attiva da due anni a questa parte. Hans-Jorg Stotz, Vice-Presidente Industry 4.0 SAP, ha illustrato le soluzioni software per l’impresa sviluppate dalla multinazionale specializzata nel campo dell’asset management. Obiettivo della partnership è il supporto a Festo lungo il percorso verso la digitalizzazione, alla luce della trasformazione dei processi manifatturieri tradizionali in “ecosistemi di attività basati sui dati” per usare le parole di Stotz. Nella visione di SAP, le macchine di produzione devono dialogare con i sistemi gestionali aziendali, fondendosi a un livello molto più alto che in precedenza.
La piattaforma digitale per il manifatturiero di SAP è il punto di partenza verso Industry 4.0.
La collaborazione Festo Didactic/SAP ha portato alla creazione della cosiddetta Open Integrated Factory, creando un esempio di collegamento ottimale tra l’officina (shop floor) e il MES.
La Open Integrated Factory presso l’Experience Business Center di SAP a Parigi dimostra chiaramente l’integrazione tra manufacturing e IT. In una linea di assemblaggio “smart”, lunga 8,60 metri, sono i pezzi in lavorazione a essere veramente “speciali”: “comunicano”, infatti, alla macchina come dovrebbero essere lavorati. Non solo la linea è in grado di produrre due pezzi completamente differenti, ma uno di essi può essere realizzato in 16 versioni diverse. Il tutto gestito dal software SAP.
I pezzi in lavorazione contengono informazioni sotto forma di parametri di produzione e sono in grado di comunicare con lo stabilimento tramite la tecnologia RFID.
Dopo essersi avvicinati alla stazione corretta, “comunicano” al sistema la loro natura e la loro variante, richiedendo di essere lavorati con il metodo opportuno. Grazie all’uso di standard definiti, le varianti di prodotto possono essere realizzate in determinate sequenze e quantità, tutte sulla stessa linea di produzione.

Una piattaforma aperta e riconfigurabile all’insegna della flessibilità
La base della Open Integrated Factory è la CP Factory (dove CP sta per “Cyber Physical”). Questa piattaforma è utilizzata sia a livello industriale che a livello di formazione per formare su un’ampia gamma di tecnologie: networking di fabbrica, programmazione PLC, tecnologie di azionamento, sensoristica, sicurezza, robotica, assemblaggio… fino all’analisi e all’ottimizzazione dell’intera catena del valore. e così via… Nello scenario di Industry 4.0, il sistema può dialogare con tutti i sistemi aperti e gli standard di comunicazione, come l’OPC-UA. Consiste di celle individuali che possono essere configurate per diversi contesti produttivi e collegate ai sistemi IT: ogni cella può essere riconfigurata nel giro di pochi minuti per creare nuovi layout d’impianto. Il tutto all’insegna della massima flessibilità, mettendo quindi le esigenze dell’end-user al primo posto.