Celebrato un secolo di innovazione

Il cuscinetto orientabile a rulli di SKF ha compiuto cent’anni e li ha festeggiati presso l’Hotel Sheraton San Siro, Milano. Con SKF Explorer upgraded la multinazionale raggiunge il top di gamma: migliore resistenza all’usura e durata raddoppiata anche in condizioni di scarsa lubrificazione e alta contaminazione.

di Silvia Crespi

Il cuscinetto orientabile a rulli di SKF compie cent’anni. Per festeggiare il suo compleanno SKF Italia ha invitato clienti, concessionari e stampa di settore presso l’Hotel Sheraton San Siro di Milano.
Manager di tutto il mondo, tra cui Erik Nelander, President Industrial Sales Europe, Middle East and Africa, ed Ezio Miglietta, CEO di SKF Italia, hanno ripercorso le tappe dell’evoluzione di questo cuscinetto, vero fiore all’occhiello della produzione della multinazionale.
A dare il benvenuto agli ospiti è stato proprio Ezio Miglietta che ha sottolineato un concetto indiscusso: “Il nome SKF – ha affermato – viene tradizionalmente associato ai cuscinetti e, in particolare, al cuscinetto orientabile a rulli.
Progettato e industrializzato nel 1919, questo cuscinetto ha mantenuto nei decenni una solida leadership sul mercato”.

La strategia della multinazionale: un futuro digitale, elettrico e green
Il mercato europeo, e in particolare quello italiano, continuerà ad essere il mercato più importante per SKF. Ad affermarlo è Erik Nelander, che ha parlato a tutto campo delle strategie del Gruppo.
L’approccio al mercato si è decisamente evoluto. Oggi il focus è sulle performance del sistema, non del singolo cuscinetto. Ciò che il cliente “paga” è l’efficienza dell’apparecchiatura, il che significa che l’obiettivo del produttore della macchina e quello del fornitore del componente coincidono. Parlare di efficienza significa parlare anche di sostenibilità; l’efficienza porta, infatti, alla riduzione delle emissioni di CO2.
L’aspetto green riguarda anche il tema della lubrificazione; SKF può vantare casi di successo in cui il risparmio sul lubrificante utilizzato ha raggiunto anche l’80%.
L’evoluzione di SKF è anche all’insegna della digitalizzazione, il cui potenziale è enorme e va sfruttato adeguatamente.
Erik Nelander ha ripercorso le tappe che hanno segnato l’evoluzione di SKF in termini di automazione fino all’implementazione dei concetti di Industria 4.0 nello stabilimento di Gothenburg, dove sono stati raggiunti risultati eccellenti da questo punto di vista: riduzione energetica del 30% per unità prodotta; sistemi di condition monitoring sulle linee di produzione; veicoli a guida automatizzata (AGV); tempi di resetting azzerati; incremento del 30% della capacità produttiva; sviluppo delle figure professionali con una razionalizzazione degli addetti… per citare solo i più eclatanti.

Cent’anni di esperienza e di innovazione
per il cuscinetto orientabile a rulli
Progettato in origine per il settore ferroviario, oggi il cuscinetto orientabile a rulli SKF si rivolge ai macchinari pesanti, di grandi dimensioni, che operano in contesti applicativi particolarmente gravosi, tra cui l’industria del cemento e quella mineraria, le cartiere, il settore metallurgico ed altri.
A ripercorrere le tappe della sua evoluzione è Petra Oberg, Global Product Line Manager di SKF. “Nel 1999 il cuscinetto Explorer ha rivoluzionato il settore – spiega. Oggi offre possibilità di customizzazione molto spinte, in linea con la nostra strategia che punta a fornire soluzioni per rispondere alle esigenze dei clienti in modo sempre più mirato. Un approccio application driven, dove lo sviluppo è guidato, di fatto, dalle esigenze delle singole applicazioni.
Lo stato dell’arte dell’evoluzione è rappresentato sicuramente dalla digitalizzazione del cuscinetto: oggi i cuscinetti possono essere dotati di fibra ottica integrata per il monitoraggio delle loro condizioni; per il cliente ciò significa gestire la macchina in modo completamente diverso da quello tradizionale.
Entriamo più in dettaglio con Michele Poloni, Application Engineer Specialist presso SKF Italia. Il cuscinetto orientabile a rulli si rivolge all’industria pesante, con tutte le sfide che questa comporta. “La prima – ha affermato l’ing. Poloni – è stata quella di ridurre il downtime che, nei macchinari che si trovano a operare in condizioni gravose in termini di carichi, temperature e così via, comporta costi onerosi. A questo scopo la geometria dei rulli del cuscinetto è particolarmente curata per ottenere una distribuzione del carico uniforme e ottimale e, quindi, una più lunga durata di servizio. Ma vi sono altri fattori che influenzano favorevolmente le prestazioni di questo cuscinetto, come l’acciaio di altissima qualità impiegato, il migliore trattamento termico (la particolare tempra bainitica che conferisce durezza alle piste e tenacità al cuore…).
La versione SKF Explorer upgraded, “raccontata” nel dettaglio durante l’incontro, porta il cuscinetto a livelli prestazionali ancora più alti: migliore equilibrio tra resistenza e durezza; maggiore resistenza all’usura; durata in servizio raddoppiata anche in condizioni di scarsa lubrificazione e contaminazione elevata; miglioramento della robustezza e dell’affidabilità…
Infine, nelle applicazioni particolarmente contaminate, la soluzione schermata è un must: oltre alla durata di servizio (quadruplicata) e alla manutenzione decisamente ridotta, il consumo di grasso (e relativi costi di smaltimento) è decisamente inferiore, con un minore impatto ambientale.
Un cuscinetto in linea con la strategia globale del Gruppo. “Portiamo avanti l’innovazione – ha affermato Ezio Miglietta nell’incontro privato con la stampa – nel senso più ampio possibile: dai nostri metodi di produzione fino ai nostri metodi di vendita, che diventeranno sempre più digital”.