Affrontiamo l’era digitale con spirito pioneristico

di Luca Zappaterra, Consigliere di ANIE Automazione

Si sta concludendo il 2019, anno in cui ricorre il 50° anniversario del primo sbarco sulla luna; quel momento fu l’apice del periodo chiamato ‘era spaziale’, iniziato nel 1957 con il lancio in orbita terrestre del satellite Sputnik. Dal lancio di quel satellite cominciò una competizione tra gli Stati Uniti e l’allora Unione Sovietica per la supremazia nella tecnologia astronautica, accentuata dalla già presente competizione politica e militare chiamata guerra fredda. La conquista della luna di per sé non diede dei risultati tangibili (il programma Apollo fu chiuso pochi anni dopo), ma quella corsa portò innumerevoli benefici nell’evoluzione tecnologica e nel campo della ricerca; basti pensare allo sviluppo dei circuiti integrati piuttosto che alla ricerca di nuove leghe di metallo.
Oggi stiamo vivendo l’era digitale; in alcuni casi vediamo tecnologie che nascono e muoiono in pochi anni senza aver portato apparentemente nessun beneficio: si pensi in ambito consumer ai televisori 3D, oppure a Samsung che ha annunciato quest’anno che non produrrà più lettori blu-ray.
In ambito industriale, per poter competere in maniera ancora più forte sul mercato, si stanno introducendo nuove tecnologie (intelligenza artificiale, cloud computing, realtà virtuale ed aumentata…) di cui ancora non conosciamo l’effettiva portata in termini di benefici, e soprattutto ancora non sappiamo se saranno tecnologie durevoli o effimere, il che ci può portare ad esserne diffidenti se non del tutto indifferenti, oppure adottarle forzatamente, semplicemente perché qualche cliente ce le richiede.
Riguardando i servizi televisivi dedicati alla ricorrenza dello sbarco lunare, uno in particolare mi ha colpito molto: era un video che si riferiva alle fasi immediatamente prima del lancio dell’Apollo 11, la missione che avrebbe portato l’uomo sulla luna. Venivano mostrati la sala controllo, il razzo sulla rampa di lancio, ma anche i volti delle persone che assistevano a quell’evento. Quei volti esprimevano un misto di emozioni, come un senso di avventura, di competizione, di speranza, e se vogliamo anche di paura per qualcosa che fino ad allora era e rimaneva ignoto, le stesse emozioni che accompagnarono probabilmente gli antichi pionieri alla conquista del nuovo mondo.
Certo, fatte le debite proporzioni, affrontare oggi l’era digitale non è come fare un viaggio sulla luna o colonizzare nuove terre, ma in ogni caso siamo chiamati a fare delle scelte che ci porteranno a risultati ancora ignoti; sta a noi decidere se vivere quest’era con uno spirito pioneristico oppure scegliere di subirla passivamente.