Associazioni di saperi

di Domenico Di Monte, Presidente Assofluid

Come sempre tra la fine di un anno e l’inizio del successivo si definisce una lista di buoni propositi che caratterizzeranno le attività e i comportamenti del prossimo futuro. Questo vale per le singole persone, per le aziende e, non ultimo, per le associazioni. Uno dei temi che saranno al centro dell’attività di Assofluid, e, mi auguro, di tutte le associazioni settoriali e di tutti gli enti e strutture con cui si ha modo di interfacciarsi nel 2018, sarà la realizzazione di un piano strategico che veda nella concretizzazione di partnership uno dei principali obiettivi da raggiungere.
Da anni lavoriamo in questa direzione perché siamo fermamente convinti che ci sia la possibilità di mettere a fattor comune una serie di esigenze e di prerogative che accomunano le aziende dei vari settori industriali e, di conseguenza, le associazioni che li rappresentano, e credo che questo sia l’anno in cui trasformare le sinergie in vere e proprie partnership strutturali.
Negli ultimi due anni l’industria italiana, grazie anche ai piani industriali “Industria 4.0” e successivamente “Impresa 4.0” e ai vari consorzi ed enti nati per promuovere la digitalizzazione dei processi e l’innovazione in senso più ampio, ha compreso quale sia lo stato dell’arte e quali possano essere le prospettive legate a investimenti mirati e consapevoli in nuove tecnologie e nuovi paradigmi ed è stata ribadita l’importanza della formazione che ora può contare anche su incentivi materiali come la defiscalizzazione, ora è il momento di agire di conseguenza. Voglio pensare che, utilizzando la metafora sportiva che tanto mi è cara, gli ultimi due anni siano serviti come “riscaldamento-allenamento” e che ora si possa iniziare a giocare la partita sul serio. Il messaggio, a mio avviso inequivocabile, che arriva dal mercato in maniera sempre più forte e decisa è che non esistono più confini settoriali dal punto di vista applicativo e soprattutto tecnologico: meccanica, elettronica, IT nelle varie declinazioni possibili, combinate con nozioni specifiche applicative sono oggi il vero tema aggregante per le aziende: non più unicamente il prodotto, ma il “sapere” legato a tecnologie e applicazioni. Voglio pensare alle associazioni di settore come a strutture che permettono la condivisione di obiettivi legati a determinate competenze più che a categorie di prodotti; i rapporti tra organizzazioni e associazioni differenti dovrebbero, quindi, svilupparsi nell’ottica della condivisione, diffusione e sviluppo del sapere.
Nei prossimi giorni abbiamo programmato incontri con altre realtà associative e con tutti gli stakeholder che possono trovare interesse nel progettare azioni sulla base di obiettivi condivisi; mi auguro che nell’anno in cui festeggiamo il 50° anniversario della fondazione di Assofluid, si possa sia guardare con orgoglio al passato che consolidare le basi adeguate per un futuro altrettanto glorioso e duraturo, fondato sul sapere.